(Vedi la galleria direttamente dal sito ufficiale: http://www.paolovidoz.it/?page_id=11)
L’ultimo incontro, il 16 dicembre a Rezzato contro Matteo Modugno, ha chiuso la lunga carriera di Vidoz, che ora, asciugate le lacrime per la commozione a fine match, s’appresta ad iniziarne un’altra da contadino. «Non ho pianto per la sconfitta – ha spiegato ai giornalisti Vidoz, ripensando a mente fredda all’incontro -: se volevo avere qualche possibilità di vittoria con “Grissino” (il soprannome di Modugno, che è due metri per 120 chili), avrei dovuto allenarmi molto di più delle due settimane che ho speso alla vigilia dell’incontro. Ho pianto per il fatto che s’è chiusa in quel momento una fase della mia vita: 22 anni di pugilato sono tanti e ora è giunto il momento di pensare a un altro lavoro, di aprire un altro capitolo della mia esperienza».
L’atleta goriziano è stato indubbiamente il più grande pugile italiano dell’ultimo quindicennio, in grado di aspirare a quel titolo dei massimi WBA che ha avuto in Carnera l’unico italiano sul tetto del mondo.