martedì 28 febbraio 2012

parte terza

In quell'occasione l'italiano arriva alla fine delle 12 riprese ma perde ai punti in maniera netta limitato nella prestazione da una microfrattura alla mano destra.

(Vedi la galleria direttamente dal sito ufficiale: http://www.paolovidoz.it/?page_id=11)

L’ultimo incontro, il 16 dicembre a Rezzato contro Matteo Modugno, ha chiuso la lunga carriera di Vidoz, che ora, asciugate le lacrime per la commozione a fine match, s’appresta ad iniziarne un’altra da contadino. «Non ho pianto per la sconfitta – ha spiegato ai giornalisti Vidoz, ripensando a mente fredda all’incontro -: se volevo avere qualche possibilità di vittoria con “Grissino” (il soprannome di Modugno, che è due metri per 120 chili), avrei dovuto allenarmi molto di più delle due settimane che ho speso alla vigilia dell’incontro. Ho pianto per il fatto che s’è chiusa in quel momento una fase della mia vita: 22 anni di pugilato sono tanti e ora è giunto il momento di pensare a un altro lavoro, di aprire un altro capitolo della mia esperienza».

 (Per vedere il video dell’incontro:  http://www.youtube.com/watch?v=7S02zZUqqXw)

L’atleta goriziano è stato indubbiamente il più grande pugile italiano dell’ultimo quindicennio, in grado di aspirare a quel titolo dei massimi WBA che ha avuto in Carnera l’unico italiano sul tetto del mondo.


parte seconda

Tornato in Italia, combatte in riunioni di basso profilo fino a quando, il 9 ottobre del 2004, accetta di affrontare con 16 giorni di preavviso l'imbattuto gigante russo Nikolai Valuev (2.13m, 148 kg.). Durante il 3° round subisce la frattura della mascella che lo condizionerà nel prosieguo dell'incontro fino alla sconfitta per KO tecnico subita nella 9ª ripresa. Si rende necessaria un'operazione chirurgica al Policlinico di Udine e l'inserimento di una placca di titanio per ridurre la frattura. In seguito all'operazione Vidoz sceglie di cambiare il suo soprannome nel pittoresco "Titanium Jaw" (mascella di titanio).

L'11 giugno 2005 Vidoz vince l'incontro con Timo Hoffmann diventando così campione Europeo dei pesi massimi, capitalizzando intelligentemente il vantaggio accumulato nella prima metà dell'incontro (mettendo a segno anche un knockdown nella sesta ripresa) dando prova di ottima tecnica, buone combinazioni e gran cuore.
Passato sotto la gestione del manager Sergio Cavallari, Vidoz firma nel febbraio 2007 per una rivincita con Virchis, il quale gli aveva già sfilato il titolo il 15 luglio 2006 per KO alla sesta ripresa, il 19 maggio 2007 ad Amburgo, in palio ancora il titolo Europeo.

Boxe – Pugilato italiano

PAOLO VIDOZ  CHIUDE LA CARRIERA

Dopo 22 anni di carriera, l’atleta goriziano lascia il ring

                                                                                                                     
Il grande pugile goriziano Paolo Vidoz finisce la sua lunga e brillante carriera alle porte del 2012. Vidoz muove i primi passi nel pugilato sotto la guida del maestro Bruno Piccotti dell'Unione Pugilistica Goriziana. Esordisce da novizio nel 1988, iniziando una lunga carriera da dilettante che durerà 10 anni e lo vedrà vincere per 6 volte il titolo italiano dei supermassimi, una medaglia d'argento ai campionati Europei, due medaglie di bronzo ai Mondiali, l'oro ai giochi del Mediterraneo, i prestigiosi Goodwill Games di New York e la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Sydney del 2000. Il suo primo match da professionista si tenne al Madison Square Garden il 27 gennaio del 2001. Dopo una serie positiva di vittorie contro collaudatori americani subisce la prima sconfitta in carriera contro il journeyman Zuri Lawrence, pugile difficile ed elusivo.